VALUTAZIONE DELLA RESISTENZA SPECIALE NEL SANDA
A cura del
Centro Studi e Ricerche
Sport da Combattimento UIPASC
Il Sanda (combattimento sportivo del Kung Fu), è una disciplina in cui possono essere utilizzate sia tecniche tipiche della kick boxing (pugni, calci), che tecniche di proiezione simili a quelle del judo o della lotta. La resistenza speciale è una capacità fondamentale per poter primeggiare in questo sport (come nella maggior parte degli sport da combattimento), infatti il metabolismo aerobico, ma soprattutto quello anaerobico, sono intensamente impegnati, in forma alternata e complessa durante le varie fasi del match.
Lo scopo della ricerca, è stato pertanto quello di organizzare un test specifico SCS - Specific Circuit Sanda, valido, attendibile ed economico per valutare la resistenza speciale degli atleti che praticano il Sanda (ma può essere riproposto in qualsiasi SdC). La sperimentazione dell’ SCS, è stata svolta su un numero di 20 atleti praticanti Sanda da diversi anni, divisi in due gruppi in relazione alle categorie sportive d’appartenenza: 10 “amatori” (età 19±2; peso 68±6; h 173±4; anni pratica 2±1) e 10 “professionisti" (età 26±5; peso 68±8; h 170±5; anni pratica 9±4).
Entrambi i gruppi sono stati sottoposti ad un circuito specifico della durata di 3 round da 2 min ciascuno, con pausa tra i round di 1 min (come da regolamento delle competizioni), durante i quali bisognava eseguire, sulla guardia di un compagno d’allenamento, delle combinazioni standard di tecniche (tra le più usate in competizione).
Ogni combinazione (due tecniche di braccia, una di gambe e una proiezione) andava svolta con la massima intensità e le sequenze dovevano essere ripetute fino allo scadere dei 2 min (Tab. 1).
ROUND 1
ROUND 2
ROUND 3
Alla fine di ogni combinazione di 4 tecniche, veniva registrata la frequenza cardiaca (Polar M32), ed al termine di ogni singolo round, veniva registrato il numero di combinazioni eseguite.
Per valutare l’attendibilità del test SCS, ogni atleta ha dovuto ripetere l’intera prova dopo 7 giorni. Per studiare la validità del test e verificarne la capacità di discriminare tra atleti di diverso livello, è stato fatto un confronto trasversale tra il gruppo dei professionisti (national/international level) e quello degli amatori (middle level). L’obiettività è stata garantita attraverso una precisa standardizzazione del protocollo.
RISULTATI Lo studio dell’attendibilità dell’SCS, effettuato attraverso la correlazione tra test e retest, ha evidenziato sia negli AMA che nei PRO, valori della r superiori a 0.95 per i singoli round, con r = 0.99 nel confronto test-retest tra i valori totali dei tre round. Ciò dimostra che il test SCS è molto attendibile. (Tab. 2)
Nel confronto trasversale tra i due gruppi, è risultata evidente la maggior resistenza specifica dei “professionisti” , che hanno avuto risultati significativamente migliori rispetto a quelli dei “dilettanti” (Tab. 3), con differenze percentuali comprese tra il 24% ed il 29% (p<0,05).
La maggiore resistenza dei professionisti, è evidenziata inoltre dal Graf.1 che mostra l’andamento della frequenza cardiaca media nei due gruppi durante l’esecuzione del test.
CONCLUSIONI Il SCS test ha mostrato di essere particolarmente attendibile, sia nella valutazione degli atleti di elite, che nella valutazione di atleti di più basso livello. Inoltre, i risultati ottenuti, dimostrano come il circuito ha una buona capacità di discriminazione tra atleti di livello agonistico differente. Pensiamo quindi che lo SCS test, possa essere considerato uno strumento utile per la valutazione economica, della resistenza speciale degli atleti che praticano Sanda. L’uso di rilevatori del lattato ematico, per una valutazione ancora più accurata dell’affaticamento degli atleti che praticano sport di combattimento, sarà oggetto dei nostri prossimi lavori.
References Lehmann G. (1996), Leistungsport, 4, 6-11 Villani R., Gesuale D. (2003), 8°Annual Congress of the ECSS, 233, Salzburg Fava M. (2004), Diploma Thesis in T.M.P.A. Combat Sport, Cassino University